Una vita perduta
 
   Il ritmo del mio cuore
produce un mormorio
e richiama un dolore
che ricordo solo io.
   Una vita perduta
in quel sole al tramonto,
la voce ormai finita
e la sorte col conto.
   Correvamo in allegria
sui caruggi in mattoni,
una gara tua e mia
che riempiva i polmoni.
   I cuori straripanti
di emozioni adornate
da colori scintillanti
riempivan le giornate.
   Svanisti all’improvviso
nell’acqua di quel fiume
che rispecchia il tuo viso
in eterno, quel marciume.
 
Genova, dicembre 2025