Ultimo sogno (*)
 
   Tenue tepore della tua pelle
traccia consueta di una presenza
circonda lieta il mio risveglio,
la cauta difesa dei miei occhi socchiusi
presto soccombe a barlumi di luce,
l' ultimo sogno vaga nell'aria
e lento disperde l'odore di notte.
   Tu sveglia e vigile a scrutare nel prato
una carezza di vento e schioccan le foglie
una schiera di daini scorrazza tranquilla
un lampo di luce oltrepassa la soglia
il tutto nitido, più che reale
come il battito d'ali duna farfalla
assai mattiniera in volo nuziale.
Presa dal giogo di questa magia
ti vedo librarti su un raggio di sole
leggera planare sfiorando rugiada
visioni di prati radure colline
e mentre la nebbia si è fatta più rada
avvolge il tuo corpo un vestito di lino
si rialzano leste corolle di fiori
a fissare sfrontate il sole negli occhi
il tuo volo discreto ristende i colori
ed è pronta natura senza altri ritocchi.
   E' ancora il tepore della tua pelle
a dissolvere il sogno in un vago languore
per porgere al giorno un nuovo sapore
e donare alla notte un cielo di stelle.
 
Val Borbera, 27 settembre 2008
(*) Pubblicata in: AA.VV., Concorso Letterario Nazionale Mani in Volo, ED. I RUMORI DELL'ANIMA, 2014