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Protezione ambientale
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Sole che ci scalda
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in tutte le stagioni,
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acqua che non abbandona più
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i suoi nuvoloni.
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Fumi di navi che apprezziamo
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come fuochi d’artificio,
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questo soffio di carburatore
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che ci porta miracolosamente in ufficio.
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Sommersi per due anni
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dalle ombre della pandemia
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abbiamo ululato fino alla blasfemia
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sognando squarci di cielo azzurro
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e trasformando ogni parola in un sussurro.
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Poi ci svegliamo da questo incubo
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convinti che sia carnevale
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e pronunciamo la formula magica:
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“protezione ambientale”
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ficcandola pure
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nei titoli del telegiornale.
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L’alba ci ha ingannato ancora
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infiammandosi di fuochi di guerra,
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ornando di dolori l’aurora
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e spregiando i valori della terra.
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Credevamo d’aver visto il peggio
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ma questo sole ucciderà più della guerra
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prendendosi la rivincita
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su una specie presuntuosa
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che si crede onnipotente
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ma è solo capace
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di trasformare ogni individuo in cliente.
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Genova, luglio 2022