Agostino Barletta..................................................POESIE
Praterie a-mare (*)
Ondeggia la sua lana sull'abisso
abbarbicato il corpo a questo masso
le corna da pecora di Zora
danzanti sul verde Connemara,
quell'identico lagno di vento
strazio per l'orecchio e tormento
che stride e raschia neri dirupi
contando storie vere di lupi
e sfrega via credenze compiacenti
dalle teste di pecore intelligenti,
le bave di lumaca vagano sul prato
tracce di un tempo desolato
il luccichio di una talpa alla luna
guizzo di vita in quella notte di sfortuna
la corsa sul pascolo in discesa
con la pancia accartocciata e offesa
l'odore del sentiero bagnato
quella zappa nel corpo violato
il suono della brezza nei cespugli
mesto bisbiglio di giovani tigli
la morte, svelata dal teatro,
di un pastore che odiava essere amato.

Glennkill, marzo 2007

(*) Cfr. Leonie SWANN, Glennkill, 2005, BOMPIANI, 2011.
Finalista, con pubblicazione nell' antologia, nel Concorso Quattro passi con...,MONTEGRAPPA ED., MONTEROTONDO, 2017