Memoria per un futuro
 
   La memoria si perde nella nebbia
il domani crescerà in una gabbia.
T’illudi d’intravvedere un futuro
in questo orizzonte sempre più scuro
in cui l’aria ha ormai cambiato colore
brillando di polveri pregne d’odore
che sogniamo di vedere fiorite
mentre sono rose ormai avvizzite.
   Chi ricorda la vita dei ruscelli
brulicante di creature pazzerelle
per la curiosità di noi bambini
persi nella valle come gattini?
   Ora l’acqua rotola senza vita
e ingoia fette di terra sfinita,
terra che si chiede con apprensione:
“Chi mai sarà quel siffatto cialtrone
che mi calpesta sol dall’altro ieri
padrone borioso dei miei sentieri?”
   Di certo impossibile andare avanti
se non si guarda indietro tutti quanti
calando la cresta di presunzione
che ci condurrà alla disperazione.
 
Genova, 25 novembre 2021