In-Canto Libero

 

Tra l' ombre ed i ricordi

di quello ch' era Quarto,

nei cortili deserti,

a ritrovare i fiati

di quegli ospiti ignari

dalla vita dispersi.

Nello sfondo motivi

che sgorgano gioiosi,

dall' in-Canto Libero

riaffiora la gioventu'

con memorie sbiadite,

una confluenza rara

di sorrisi smarriti.

 

Compagna senza nome

di lotte studentesche

seduta in poltroncina

ascolti le canzoni

con culto da beghina.

 

Maestra mia Luciana,

di quegli anni settanta,

a gorgheggiare ancora

con foga ed emozione:

"C' era un ragazzo che...",

ben piu' di una canzone,

tempesta di passione

d'  una generazione.

Quei liberi cantori

di voci sciolte e vive

a voi Francesca e Betta

ispiran, quasi dive,

ad osar lievi danze,

con liete risonanze

di tutti gli anni ottanta

in cui puntammo tutto

e fu vera mattanza.

 

E cambiano i decenni,

s'  affollano le facce

di nuovi sessantenni

di cui ho perduto tracce,

in un sabba vivace

di voci ed emozioni,

in cui il Canto Libero

diluisce ogni magone,

illuminando lieve

quei visi nel tramonto

di luci chiare e vive,

fluenti  come fonti

e gioventu' riappare

da queste voci rare,

ascoltate col magone,

con forza e con fragranza,

modulando i propri cuori

a gran passi di danza.

 

Genova Quarto, marzo 2013