Il tuo volto (*)
 
Si increspa
il tuo volto
a un nuovo assillo,
come la superficie del lago,
alla prima brezza leggera
della sera.
Si illumina
il tuo sguardo
alla pienezza dell’amore
come le fronde dei pini,
all’aurora,
col primo raggio di sole.
Quasi una magia rinnovata
ogni gioia o molestia della vita
compare e scompare
dal tuo viso,
come le tracce di un bambino
sulla riva del mare.
Illuse e immobili
scorrono,
sul tuo sorriso,
le curve del tempo,
tornante dopo tornante,
come i miei piedi stanchi
su un tappeto rotante.
Di rinnovato colore
s’accendono i tuoi occhi
dopo ogni notte d’amore
e sgorga dal tuo riso appagato
il fresco zampillo
di una perenne sorgente
che, colma del tempo trascorso,
sogna il futuro
e gioisce del presente.
 
Genova, 27 settembre 2002

(*) Quarto premio al Concorso Citta' di Livorno 2016