Agostino Barletta..................................................POESIE
Ho visto
 
Ho visto arrossire
le case di Legnaro al tramonto
sfumare i tetti di ardesia
dentro al monte
sfarfallare le foglie di ulivo nel vento.
Ho ascoltato il silenzio teso
del venerdi' santo
lo schiocco della "batuela"
come magico incanto
l' allegro risveglio
delle campane a comando.
Che ne e' stato
di quell' infanzia prolungata
tra le vie del paese ?
Quei brandelli di padre
dispersi nella Russia lontana,
l' inquietante dolcezza
foriera di improvvisi furori,
i taciturni dolori
affogati nel cuscino di lana,
i sensi vigili e attenti
ad ogni sospetto rumore,
l 'illusione genuina
di spegnere quelle vampate di ira
con la mia forza bambina.
Che ne e' stato
di quell' educazione compita
nascosta da una  timidezza leggera
quell 'adolescenza sospesa
tra l' osteria del paese
e la citta' forestiera ?
E l' improvvisa
eruzione di lava bollente
quel terremoto potente
che ha scardinato le nostre radici
impiantando il futuro sul presente,
tronco con misere fronde
e pochi frutti avvelenati.
Quanto tempo e fatica
a ritrovare i fili recisi
di affetti dimenticati.
Il dolce sapore sul palato
dei fiori di madreselva,
l 'odore inebriante di mosto,
l' asprigno gusto di conserva.
Melanconie leggere
che si estinguono silenziose
al crescere rumoroso
di nuove vite gioiose
e l' incontro col passato
ritorna scoperta genuina
emozione e guance ardenti
non piu' sterile  nostalgia
di una generazione di stenti.
 
Genova, dicembre 2005
 
               (*) Finalista al Concorso Fuori Casa, 2018,
             pubblicata nell' Antologia Fuori Casa, MONTEGRAPPA ED., 2019