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Lisciavo tenero  la nera notte bruna
vagando incerto a dorso di colline
quando impigliai i capelli nella luna
caddi in ginocchio nel fango della strada
svani' di colpo il sogno nel mattino.
Brilla il tuo volto nelle gocce di rugiada
sorride ambiguo in questa nebbiolina,
io che costeggio la mia vita a stento
navigo nell’ombra con il cuore in gola,
incespico alla luce con lo sguardo spento
spiando nella nebbia che si fatta rada
gli echi dei bimbi che sciamano da scuola,
li sento rincorrersi su per la salita
vivi e presenti quasi un’altra vita.
Basta il ricordo di quei sorrisi persi
per ritrovare il filo di nuovi sogni e versi,
riprendere il cammino a dorso di colline
e cavalcare ancora la nera notte bruna
facendomi impigliare i capelli dalla luna.
 
Genova, 30 novembre 2004
 
(*) Pubblicata in: AA.VV., "Il fantasmino d'oro 2005 - Terza edizione", VITALE EDIZIONI, 2005.
        (*) Menzione d' onore al Concorso letterario Mani in volo 2014, Sez.: Ho guardato gli occhi di un bambino