Le poesie di Agostino Barletta
All’attracco del Bracco
  
Bracco tormento,
groppe di dromedario
e crinali al vento.
Torna ogni tornante
sulla fatica delle mie gambe.
Più giovane mi sento
ma forse è solo un sentimento,
e mentre il fiato si fa più corto
ancora lontano è il mio porto.
Curva dopo curva
sento il pedale più pesante
e il bivio della Baracca
mi sembra più distante.
Sono tentato dalla macchia
di leccio e corbezzolo,
immagino di abbeverarmi
all’ombra di quel capezzolo,
sogno e regressione
di una sete soddisfatta
in un tempo remoto e ancora presente,
sottile contaminazione
del mio corpo e della mia mente.
La discesa verso il mare
è emozione rotolante
con la bocca dello stomaco
spalancata ad ogni istante
e il grigio della Pietra
m’appare come un lampo
ma lo perdo ad ogni svolta
tra realtà ed incanto
e all’improvviso, quasi sorpreso,
coglie,
l’abbraccio caldo della sabbia,
il mio corpo disteso.
 
Passo del Bracco, aprile 2002